Saggio l’orsetto Winnie 😉
E in effetti per me è stato un bel “giorno preferito” quello in cui ho iniziato il Cammino Delle Pievi.
Venivo da un periodo in cui avevo a lungo contrattato con il mio corpo e la mia mente.
Già, perché dopo una brutta e improvvisa malattia avevo la sensazione di non essere così sicura di potermi fidare del mio corpo, soprattutto per camminate impegnative.
Eppure il mio spirito e la mia mente viaggiavano spesso guardando i monti: sentivo che il desiderio di montagna e la curiosità di esplorare percorsi nuovi erano un richiamo davvero magico.
La contrattazione tra il desiderio e il fare è stata lunga (o giusta se la guardo da un punto di vista di maturazione): il tempo giusto infondo qual’è?
Come dice Gandalf nel primo episodio della saga de Il Signore degli anelli, un mago non è mai in anticipo o in ritardo, arriva precisamente quando intende farlo. E così la magia del cammino è arrivata per me quando doveva arrivare.
Forse il tempo giusto per sperimentare un accordo tra i desideri e l’azione è quello in cui senti un misto tra sicurezza e insicurezza, tra certezze e paure, quando senti che più che la convinzione del raggiungimento della meta è preziosa la fiducia che comunque vada sarà una bella esperienza. Il vero viaggio è nella trasformazione a cui fai spazio mentre ti sperimenti.
Ho tenuto il libro del Cammino Delle Pievi a lungo sul comodino. E ancor prima, avevo atteso un po’ prima di comprare la guida. Son sempre stata legata alla Carnia, luoghi per me di tanti ricordi ancora vivi e tanto cari. Poterli vivere unendoli con un bel cammino mi elettrizzava.
Sfogliavo le pagine e pensavo da un lato che era una super figata e dall’altra che sì, era proprio impegnativo per me. Una vera sfida. E poi un sacco di film mentali…ce la farò? e se mi faccio male? e se non sono abbastanza veloce? e se incontro un serpente? Già perché come se non bastasse la sfiducia nelle mie gambe e nei miei muscoli, vuoi non immaginarti anche un super assalto velenoso di qualche serpente gigante e cattivissimo? Paura che quest’anno, grazie a un meraviglioso insegnate, ha avuto una svolta direi quasi incredibile. Nella vita davvero mai dire mai. E soprattutto mai considerare negativa la paura: infondo è una delle emozioni primarie e se non avessi avuto questa paura e non le avessi dato ascolto e accoglienza curiosa, non avrei mai scoperto tante cose. Mamma mia quante cose in un cammino 🙂
Cammino delle Pievi: 260 Km, 20 tappe.
Un lungo abbraccio ad anello attraverso paesaggi meravigliosi, ricchi di storie, di colori, di aneddoti e anche buon cibo.
Le pievi che si trovano lungo il cammino sono 10. “Santuari e fortezze, luoghi di fede e di arte, centro di governo ecclesiastico e amministrativo dell’area alpina…spesso collocate su alture o speroni dominanti, isolate dal paese, visibili da lontano” (frasi tratte dal libro guida del cammino).
Prossima volta vi parlo delle prime tappe.